venerdì, febbraio 01, 2008

LEGO 50


Felici 50 anni!


Pochi ricordi della mia infanzia sono tanto vividi quanto i pomeriggi passati a giocare con i mattoncini LEGO.
Ricordi vivi come gli spigoli piantati nelle ginocchia, rito di passaggio degli anni '80.
Ricordo la doppia fascinazione, quella del micro-mondo: scatolina 5700lire con pirata sciabola cappello pappagallo scialuppa remi baule del tesoro monetine d'oro.
E poi il fascino dei rettangoli di colori blu giallo rosso bianoco verde, massicci ed informi, l'immagine stessa delle "costruzioni", proteine fondamentali con cui creare il DNA della casetta o della macchina palazzo, trasformandoci in Dio o in un essere ancor piú potente e presuntuoso: un architetto.

In una bella cassetta di legno, di quelle con vino&c. regalo di Natale delle ditte, tutti i pezzi accumulati in una vita.
Per me una sorta di universo appena prima (o appena dopo) il BigBang, da cui tirare fuori di tutto... tranne il fottutto pezzo che stavi cercando, quello 2x2piatto grigio o quello giallo2x1x1 o qualsiasi altro ti servisse.

SSSSSHHHCCCCRRRRRSSSSHHHH....... SSSSHHHHHCCCCCRRRSSSSHHH......

...la mano che ravana come quella d'un cercatore d'oro, e come arena ti fai scivolare tra le dita i pezzi inutili, che irrimediabilmente trovi e ritrovi dato ricadono dentro la stessa scatola.

In quei momenti di concentrazione estrema dal corpo arrivavano i primi segnali, messaggi di dolore acuto di tutto ció che, camminando carponi sui pezzi sparsi, ti stai piantando tra tibia e patella.

Ricordo questo, e molto altro.
Come le mani gialle a U, le teste cilindriche, la flessibilitá dei corpi massicci e la loro molteplice gestualitá, le gambe/pantaloni (forse il pezzo ingenieristicamente piú avanzato), e poi l'emozione nell'avere una scatola con pezzi trasparenti (cosa rara e fica!), o le basi con strade, terreni lunari, mari e isole deserte...

Tutto ció e molto altro ancora, tralasciando qui guerre e rivalitá di un'epoca appassionata in cui convivevano le star dell'industria del gioco, Playmobil e Technics, Mastesr, Transformers, Micromachine, Hot Wheels, eccetera eccetera eccetera...

Colonna sonora: "L'estate sta finendo" dei Righeira.

Come puó esser bello essere nostalgici .













Ringrazio il signor Kirk e soprattutto i miei genitori che hanno reso possibile essere in possesso di tanti e tanto cari ricordi.

Qui vi metto pochi dati sparsi:

La storia dei Lego inizia nel 1932, quando Ole Kirk Christansen, un falegname di Billund, in Danimarca, decide di convertire la sua fabbrica di mobili in una piccola azienda di giocattoli in legno, che chiama Lego, dall'unione di due parole "Leg" e Good, giocare bene.
Verso la fine degli anni '40, Christiansen passa alla plastica e inizia la produzione industriale.
Il mattoncino come lo conosciamo oggi, colorato, con gli incastri perfetti e resistenti, viene presentato e messo in commercio il 28 gennaio 1958.Oggi l'industria della Lego, nonostante alcuni periodi di crisi, ha i bilanci in positivo e sforna 19 miliardi di costruzioni ogni anno.
Qualche curiosita': si "calcola" che ogni abitante della Terra abbia in casa 62 mattoncini e l'azienda e' leader mondiale nella produzione di pneumatici. Anche se sono quelli piccoli, per le macchinine, ne fabbricano 306 milioni all'anno.
Con 6 mattoncini 2x4 si possono ottenere 915 milioni di combinazioni, mentre unendo uno sull'altro 40 miliardi di mattoncini, si potrebbe raggiungere la Luna.

Se é da molto che non pensavate ai LEGO vi consiglio di passare dal sito http://www.lego.com/

Se anche voi siete nostalgici, per i giochi '70-'80 soprattutto:
http://www.marsupilamitiamo.splinder.com/

2 commenti:

Andrea ha detto...

Ke nostalgiaaa...

Anonimo ha detto...

il castello del re nero
le astronavi spaziali
i technics
i mattoncini che non si staccavano
le unghi che si spezzavano
e quel rumore
SSSSSHHHCCCCRRRRRSSSSHHHH
era proprio così

un zaluto a tutti i legoiani
F