lunedì, ottobre 23, 2006

Varie

Stamattina nel Raval, di fronte casa di Emiliano e Alessandra, un discreta folla di persone: sarà successo qualcosa, ci chiediamo con occhi ancora molto cisposi.
Comprendiamo che è qualcosa di istituzionale, nessun evento inaspettato: c'è una moschea ed è finito il Ramadan, la folla aspetta di entrare.
Nel frattempo guardo il sito di repubblica e mi faccio il mio primo sangue amaro con un bell'articolo sugli stipendi dei burocrati siciliani (qui). Minchia! esclamerei, ma sono ancora troppo assonnato.
Proseguo e l'amaro si diffonde leggendo l'articolo su Putin che non vuole lezioni da paesi come l'Italia dove imperversa la mafia, o la Spagna dove i funzionari sono tutti corrotti (qui). Dopo il primo articolo non ho tanto voglia di pensare ad una risposta da dargli, soprattutto ad un uomo che, complimentandosi per la performance della stupro di 10 donne da parte del presidente israeliano (qui),conoscendone i trascorsi, i metodi ed i valori, non ha fatto una "gaffe" ma ha detto sinceramente ciò che pensa.
Poi mi ritorna in mente una vicenda che ormai è quasi dimenticata, come tutto ciò che non tocca la propria vita privata o che non è pruriginoso, di cui non si può parlottare ma che andrebbe urlato a scuarcia gola: l'omicidio della giornalista Anna Politkovskaya, che a leggerne la storia (vari i riferimenti, ne scelgo solo alcuni ma consiglio di digitare il suo nome su Google e leggere altri links. 1, 2, 3, 4, 5:vengono i brividi per molti motivi.
Quest'anno è possibile sarà il piu' funesto per i reporter, ammazzati come mosche in giro per il mondo, a testimoniare che le testimonianze non sono gradite quando le verità sono già fornite belle e pronte dall'autorità di turno (involontariamente richiamo l'argomento di ieri).
Aggiungo, a proposito, un link qui a lato per Mediawatch, osservatorio indipendente sull'informazione, magari a qualcuno interessa.
Per stemperare il post comunico che ieri la "classica" spagnola Real Madrid - Barcellona è finita 2-0.
Alla prossima.
P.S. Mi fa male un dente del giudizio, è tempo che lo tolga.

2 commenti:

Andrea ha detto...

Sono contento di ritrovare il tuo spirito critico e costruttivo su questo blog...ben vengano i "filosofi" come te(non skerzo).
Comunque anch'io ho problemi con un dente del giudizio!

Michele ha detto...

Grazie, ma non sono filosofo, "non mi chiamo fru fru, so' commissario..."
Informazione e critica razionale è il motto di questo mio periodo.
Presto links e news molto interessanti su questo campo.