sabato, febbraio 04, 2006

Immagini in estinzione

Su Internazionale n.624 leggo dalle pagine di "Print" (www.printmag.com) che negli USA si riflette se il poster sia un'arte superata, dato che il suo uso come veicolo di comunicazione sociale è ormai dismesso e dal punto di vista commerciale è stato superato da ben più grandi cartelloni pubblicitari, se non altro nei paesi più industrializzati. A questo minor uso pratico si sostituisce un maggior interesse artistico, il quale si realizza nei molti festival dedicati ai manifesti, ai quali partecipano artisti da paesi europei, ma anche asiatici e sudamericani. Mancano i britannici e gli americani. Si conclude dicendo: "pare che la scrittura, almeno negli Stati Uniti, non sia più destinata ad essere appesa al muro".
Non posso non ricordare qui alcune delle righe che più mi rimasero impresse di "Fahrenheit 451", futuristico romanzo scritto nel '51:
"Avete mai visto quei cartelloni pubblicitari alti come grattacieli ai margini delle autostrade, appena fuori della città? Lo sapevate che una volta i cartelloni pubblicitari erano alti al massimo sei o sette metri? Ma poi le auto sono diventate così veloci che si è reso necessario dilatare la superficie riservata alla pubblicità, perchè gli automobilisti avessero il tempo di leggerla, passando."
Come non richiamare alla memoria il Pirellone-cellulare nei giorni di Natale? E come non rabbrividire all'idea di una faccia di Berlusconi i cui bulbi piliferi raggiungano la grandezza di mezza persona, la parte bassa, naturalmente?

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