martedì, ottobre 18, 2005

Niente di nuovo, tutto già visto



Potrebbe essere un omaggio a un'epoca pubblicitaria ormai passata, alle cartoline evergreen, che siate al mare o in montagna, una provocazione contro la folle politica fondamentalista pro astinenza, che sia cattolica, protestante o mussulmana, o un semplice spunto per parlare del cazzo e di colori.
L'importante che uno stimolo visivo ci sia e che abbiate dei contenuti dentro di voi che ne siano stimolati.
Per quanto mi riguarda mi sento strattonare da molte parte, ognuna che mi incita a parlare dell'una o dell'altra cosa.
Soprattutto, però, domina lo schifo per l'ingerenza nella libertà laica di uno stato laico che deve pagare anche per un'altro stato sovrano, cancro al suo interno; e non deve pagare solo in termini di soldi spesi e perduti a favore di questa casta di ultra ricchi, ma anche in termini di salute, dignità, libertà d'azione e pensiero: "padroni a casa nostra" leggo in verde nei muretti di cemento del profondo nord est. E mi sentirei di condividere quest'espressione se fosse davvero rivolta a chi limita i diritti di una coppia (N.B. che sia etero od omosessuale c'è la stessa mancanza di diritti) ad essere riconosciuta come tale anche senza il sacramento del matrimonio, a chi imprigiona ancora le donne dentro sensi di colpa e sofferenza fisica per non poter o voler dare alla luce un figlio: donna, devi soffrire, così imparerai che l'aborto è male! Come se soffrire meno fisicamente cambierebbe qualcosa nella difficile scelta d'affrontare la perdita di un figlio.
Mi viene il voltastomaco davanti a quest'immagine se penso alle stragi che la chiesa cattolica ancora perpetra attraverso il lavaggio di cervello, la disinformazione, il ricatto fisico e morale contro coloro che vivono in un continente flagellato da malattie a trasmissione sessuale: se volete vivere, cari negretti (ma avete visto che cazzoni hanno! Ah, no, dimenticavo la dottrina del "metti un velo davanti alla realtà ed essa scomparirà"), non fate all'amore, tantomeno fate sesso. Perchè? Perchè è giusto che provare piacere abbia la sua controparte nel morire di AIDS o nel vedersi morire tra le braccia lo scheletro del proprio figlio, con il pancino turgido, ma non per ecclesiastici banchetti.
Allora vogliamo insegnare a usare il preservativo? O preferiamo mandare salvatori di anime e latte in polvere? Se la Nestlè producesse profilattici forse il mondo starebbe meglio. Rispetto i missionari che, anch'essi dimenticati dal Vaticano, fedeli al proprio dio e ai propri fratelli si rimboccano le maniche e scavano canali per l'acqua e curano i lividi e le ferite di ragazzine violentate o di bambini che a sei anni hanno gia un mitra in mano. Ma non sopporto l'uso retorico dei gesti di pochi per il lusso di molti. Ci sono moltissimi motivi reali per rivoltarsi contro questa associazione a delinquere finalizzata a prendere i soldi da ogni tasca, di ricchi e bisognosi ugualmente, secondo il principio che siamo tutti uguali in caso di versamento. Ma devo fermarmi, mi sento male. Mi riguardo la foto e penso a tutti i "peccati" possibili, non certo di finire all'inferno, ma se nache fosse: cazzo, se loro premeditano tutte queste nefandezze almeno godrò a vederli bruciare e soffrire, che sia un inferno finalmente veramente giusto!

2 commenti:

marina ha detto...

Tutto questo delirio è partito da solo una foto di preservativi?
Che dire...passa in camera mia che mi invento modi più divertenti di usarli.

Andrea ha detto...

che dire...passa a casa mia che ci pensa Frida...