mercoledì, ottobre 29, 2008

Cambio climatico: una teoria.

Non desidero affrontare il tema scottante del "global warming", com'è di moda in questi giorni in Spagna grazie ad Al Gore, da'na parte, e Az Nar (Aznar per i piu' tardi) dalaltra.

Quest'ultimo, dopo i suoi quotidiani 2000 addominali (così ha affermato e pare nessuno gli creda, bah!), è ora impegnato nella presentazione di un libro del primo ministro Polacco che nega il fenomeno del riscaldamento globale. Non conosco il testo quindi taccio, ma immagino argomenti tipo: "Riscaldamento globale? Impossibile! Di sicuro qui in Polonia non abbiamo riscaldamento!"

Al Gore, invece, sappiamo tutti che, dopo non essere riuscito a vincere Bush, sta provando con qualcosa di piu' facile e semplice come il "calentamiento global". Avrà fatto due conti e si sarà detto: "Meenchia, qui cc'è quaccosa che non va bbene (lo penso pensare in siciliano), qui il caldo da' n capo alla ggente se votano a cudd (Bush)!".
Difatti è anche convinto che Obama, con la sua costante abbronzatura addosso, sia un'altra vittima del sole malato...

Ma io volevo solo ipotizzare:

se è cambiata l'ora e subito dopo è arrivato un freddo che si pela (non ricordo l'origine dell'espressione, nè il senso), vuoi veder che la stagione s'è accorta della sua natura autunnale proprio a causa del cambio dell'ora?

Perchè?
Ecchenneso', sono ipotesi da blog, mica libri sciiientifici sul cambio climatico (che altrimenti dovrei mettere anche delle figure!).

Andate piano che sopra le foglie si scivola, e pure sotto le foglie non si sta sto granche'.

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