venerdì, marzo 07, 2008

Sondaggio e principi

Da Internazionale (www.internazionale.it) arriva questa "falsa buona notizia" che
va fatta circolare.

Io inizio.

L'esercito di occupazione statunitense in Iraq (chiamato eufemisticamente Forza multinazionale) fa regolarmente dei sondaggi tra gli iracheni. Il rapporto pubblicato nel dicembre 2007, che presenta i risultati di un'indagine condotta su alcuni gruppi campione, è stato insolitamente ottimista.

Secondo il rapporto, il sondaggio "ha smentito" l'idea che "la riconciliazione nazionale è impossibile e nessuno ci conta". È emerso, invece, che "tutti i gruppi campione erano moderatamente ottimisti" e che "tra gruppi diversi di iracheni c'erano molti più punti in comune che differenze".


La scoperta delle opinioni comuni tra gli iracheni che vivono in zone diverse del paese "è una buona notizia, secondo l'analisi dei risultati fatta dai militari", scrive Karen DeYoung sul Washington Post. Il rapporto individua anche quali sono queste opinioni comuni.

Per citare DeYoung: "Gli iracheni di tutti i gruppi etnici e religiosi pensano che l'invasione militare americana sia la fonte principale dei loro violenti contrasti, e considerano il ritiro delle 'forze di occupazione' l'unico modo per ritrovare l'unità nazionale".


Il rapporto dimentica di citare un'altra buona notizia: sembra che gli iracheni condividano i più alti valori americani, stabiliti dal tribunale di Norimberga, e in particolare il principio secondo cui l'aggressione ("l'invasione del territorio di uno stato da parte delle forze armate di un altro") sarebbe il "crimine internazionale supremo", che "differisce dagli altri crimini di guerra soltanto perché contiene in sé il male di tutti gli altri".

[...]

Appuntare e utilizzare come elemento d'analisi mentre si guarda il mondo (l'immagine che ci fanno arrivare).

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