giovedì, novembre 24, 2005

Degonfles

Nella mia testa non ho un'immagine della Francia quale terra di rivoluzione, di moti popolari. Eppure mi devo rendere conto che qualcosa c'è nello spirito dei francesi che li fa agire e reagire in maniera diretta, fisica, volta al sovvertimento, quando sentono di doverlo fare, giusta o sbagliata che sia questa scelta.
Una serie di azioni di cui sono venuto a conoscenza mi ha fatto sorridere, compiaciuto, sentendo dentro di me salire un soddisfatto godimento come quando, come dice Marina, vedi gli scagnozzi del padre di Grace massacrare tutto il paese di Dogville!
I "degonfles" sono parigini nemici dei fuoristrada che circolano per le strade della loro metropoli. A chi non stanno indigesti i "suv", gli Sport Urban Vehicle? Stazza da fuoristrada, interni da Jaguar, ruote da camion (lisce), consumi da carroarmato, utilità pari a quella dell'elenco del telefono per un infante.
Non servono a nulla: se piove, nevica o se finiscono sullo sterrato si impantanano; e pure avessero le potenzialità per fare il Camel Trophy, la bionda platinata che lo guida non sa nemmeno che ciò che ha sotto il culo (rimodellato) funziona con 4 ruote motrici (e poi spiegaglielo che significa!).
"Conro l'arroganza dell'inutile", contro questi mostri "simbolo di una offesa alla natura tanto inutile quanto ostentata, e di un atteggiamento indifferente alla collettività" (scrive l'antropologo Marc Augè), di notte i miei piccoli eroi vanno in giro a sgonfiarne le ruote. Gesto indolore, ironico, che una parte dei cittadini può considerare "vandalico", ma che buona parte, credo, apprezzerà, magari ridacchiando sotto i baffi per non perdere la propria faccia di bravo e "civile" cittadino.
P.S. Il mio furgone fa 13 km al litro, 12/15000 km all'anno e tra un po' mi metto ad usare la colza; e comunque un po' in colpa mi sento comunque.

3 commenti:

marina ha detto...

...io lo so, io lo so, cosa sono le quattro ruote motrici!!!

luca ha detto...

Dato che in questo periodo mi ho occupo smodatamente di filologia francese vi farò notare come il nome di questo apprezzabile gruppo di giovincelli (e spero anche anziani) si presti ad una diafora di giochi di parole. Se "degonfler" significa infatti "sgonfiare una gomma" o addirittura "smontare", esso presenta due sottili differenti interpretazioni. La prima, di natura ossimorica, si apprezza notando che "degonflé" significa anche non avere coraggio, essere un fifone. La seconda, più prossima alla litote, sia avverte ricordando che il termine "gonfler" è utilizzato nel francese familiare per indicare "una persona iperbolica, che si da delle arie spesso ostentando anche quello che non ha".
Compiaciuto del fatto che questi piccoli vandali sappiano anche far poesia, mi congedo attribuendomi una certa paternità sull'argomento del post, per quanto riguarda almeno la ristretta cerchia degli amici della carpella.

Michele ha detto...

Mi fa piacere l'impegno e l'attenzione espressa in questo commento, ma ti vorrei sgonfiare perchè il padre del post è Marc Augè, che mi è più vicino per campo di studi (antropologo della surmodernità); l'articolo è del consueto "La repubblica delle donne".
Per quanto riguarda le dritte linguistiche, invece, non c'è che stupire della metamorfosi in linguista che sta avvenendo in te. Vedrò di tenerti stimolato con post sempre interessanti (yeah!)...